Sottomisura 16.2: sono stati 348 gli iscritti al webinar dedicato al progetto LEO

Sottomisura 16.2: sono stati 348 gli iscritti al webinar dedicato al progetto LEO

Un importante occasione di condivisione dei concreti vantaggi di un sistema informatico unitario e integrato a supporto della zootecnia italiana

Si è svolto nella mattina di mercoledì 15 dicembre 2021 il workshop digitale dal titolo “PRESENTAZIONE DEI PRIMI RISULTATI DEL PROGETTO LEO “Livestock Environment Opendata – Piattaforma Opendata per la Zootecnia”.

L’evento, con oltre 348 iscritti e 272 partecipanti effettivi, ha rappresentato un’importante occasione per favorire e condividere non solo lo stato dell’arte del progetto LEO ma anche le sue potenzialità, in termini di tutela e miglioramento della biodiversità animale, e delle sue ricadute sul futuro del mondo allevatoriale e della consulenza aziendale.

Ad aprire i lavori il dott. Francesco Bongiovanni (Dirigente Ufficio DISR 7 del MIPAAF) – in qualità di responsabile della sottomisura 16.2 “Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie” del PSRN che ha finanziato il progetto – per raccontare contesto e obiettivi in cui la piattaforma Open Data, in complementarità con la sottomisura 10.2 “Sostegno per la conservazione, l’uso e lo sviluppo sostenibili delle risorse genetiche in agricoltura”,  ha preso concretamente forma.

Con una dotazione finanziaria di circa 93 milioni di euro, la sottomisura 16.2 del PSRN, infatti, ha l’obiettivo specifico di promuovere un partenariato stabile tra gli operatori del settore zootecnico e altri soggetti che contribuiscano alle attività di miglioramento e conservazione della biodiversità zootecnica, prevedendo, tra l’altro, la raccolta di dati per la conservazione e il miglioramento della biodiversità e la creazione di un sistema informatico in modalità “Open Data”. Questo sistema dovrà essere in grado, attraverso l’elaborazione di tutti i dati di carattere zootecnico, di natura produttiva, riproduttiva, sanitaria e di benessere animale, di mettere a disposizione degli operatori del settore e del sistema di consulenza aziendale in agricoltura una serie di informazioni utili per il miglioramento del potenziale genetico delle nostre razze e del livello quali-quantitativo delle produzioni zootecniche nazionali.

È, quindi, proprio in questo contesto che nasce il progetto LEO “Livestock Environment Open data – Piattaforma Open data per la Zootecnia”, approvato con D.M. n. 20929 del 10 maggio 2019 presentato dall’Associazione Italiana Allevatori (AIA) in qualità di capofila del partenariato così composto:

  • Associazione Italiana Allevatori (AIA) – capofila; 
  • Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche “Togo Rosati”; 
  • Istituto Sperimentale Italiano Lazzaro Spallanzani; 
  • Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale” di Teramo; 
  • Università Cattolica del Sacro Cuore; 
  • Consorzio per la Sperimentazione, Divulgazione e Applicazione di Biotecniche Innovative (ConSDABI); 
  • Università degli Studi della Tuscia; 
  • Università degli Studi di Palermo; 
  • BluArancio S.p.A.

Attualmente il progetto LEO coinvolge oltre 19.000 aziende zootecniche distribuite sull’intero territorio nazionale e raccoglie informazioni su 201 razze allevate in Italia, di cui: 76 razze bovine/bufaline, 58 razze ovine, 42 razze caprine, 22 equine e 3 suine, per un totale di oltre 17 milioni di capi sui quali sono raccolti i dati riconducibili all’ambito identificativo, del benessere, riproduttivo, produttivo, qualitativo, fisiologico e sanitario

All’intervento del dott. Francesco Bongiovanni è seguito quello del dott. Luca Buttazzoni (Direttore del Centro di Ricerca CREA-ZA) dedicato ai punti di forza di un sistema informatico unitario a supporto della zootecnia italiana.

Per poi lasciare la parola al Dott. Mauro Donda e al Dott. Riccardo Negrini (Direttore Generale e Direttore Tecnico Associazione Italiana Allevatori), in qualità di capofila del partenariato, che hanno illustrato nel dettaglio obiettivi, struttura e stato di avanzamento del progetto nonché della piattaforma Open data ricordando il sito internet dedicato www.leo-italy.eu da cui, a partire dal 15 gennaio 2022 sarà possibile accedere alla banca dati implementata, rispetto alla versione alpha, attraverso l’apposita icona  https://opendata.leo-italy.eu/portale/home.

A chiudere gli interventi la dott.ssa Silva Costarelli (Medico veterinario, Responsabile Laboratorio Sierologia dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche “Togo Rosati”) e il dott. Andrea Vitelli che hanno posto l’accento sull’importanza dell’integrazione dei dati sanitari nel settore zootecnico (non solo mettere a disposizione i dati ma connetterli) e sulle potenzialità del progetto LEO in ambito zooprofilattico e per fini di consulenza aziendale.

Stimoli molto significativi, nuove prospettive per il futuro del mondo allevatoriale e della consulenza aziendale sono giunti non solo dai preziosi contributi dei relatori che hanno preso parte all’evento, ma anche dalle numerose domande pervenute dal pubblico.

Consulta o scarica le presentazioni degli interventi

Guarda il video integrale del webinar (link alla pagina FB https://www.facebook.com/psrnsocial/)

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